Cesteria e intreccio

Tra le attività di Poggio Pratelli c’è anche la cesteria, un mestiere antico che un tempo veniva praticato in ogni casa contadina per intrecciare cesti destinati all’uso quotidiano della campagna.

Ho sempre avuto una passione e curiosità per i cesti. Appena ho saputo che c’era la possibilità di imparare da un bravo cestaio mi sono presentata, e dal 1988 non ho più smesso di sperimentare con nuove tecniche e nuovi materiali. Mi piace molto l’idea di utilizzare potature di ulivo o altro materiale che normalmente viene considerato scarto e spesso finisce bruciato per intrecciare dei contenitori utili e belli e, in questo modo, ridare vita a piccoli ramoscelli.

Le stagione per raccogliere il materiale sono l’autunno e l’inverno quando le piante sono a riposo. In seguito, i rami vengono suddivisi in base alla loro lunghezza e si fanno seccare in un luogo chiuso.
Quando ho bisogno di utilizzarli, prendo la quantità che mi serve e la metto a bagno in una vasca d’acqua nel giardino. I rami devono essere lasciati a mollo in modo da farli ritornare flessibili e non rompersi nel corso dell’intreccio.

Il materiale dominante dei miei panieri è l’ulivo con tutte le gradazioni di grigio, intervallato da altre essenze di colori diversi come il bordeaux del corniolo, i marroni del salice, ma anche fili di metallo o di tessuto.

Se venite a Poggio Pratelli, troverete una varietà di cesti disponibili. Inoltre, dal 2004, partecipo a diverse manifestazini del FAI, tra cui quelle di Villa Necchi e Orticola, a Milano.

Su richiesta si possono fare corsi d’intreccio.